I lati positivi e i lati negativi della AEW

Dalla sua nascita, la AEW ha avuto sempre delle opinioni contrastanti dai fan del Wrestling: chi la difende a spada tratta dicendo che è il meglio che potesse succedere nel mondo del lottato, e chi invece pensa sia solo una società che resterà in piedi temporaneamente e che ben presto cadrà in disgrazia.

Oggi vogliamo analizzare in modo del tutto oggettivo, lasciando da parte l’essere Fan della Federazione, e parlare in modo aperto dei problemi ma anche dei pregi dellaAEW.

Per semplificare il tutto faremo una lista Pro e Contro, iniziando proprio da quest’ultimi.

Contro

La Divisione Femminile

Uno dei fattori che ha sempre fatto storcere il naso ai Fan AEW è sempre stata la divisione Femminile, dove per mesi la bandiera è stata sempre una lottatrice, che si è portata sulle spalle l’intera divisione, stiamo parlando di Britt Baker.

A lungo andare molti fan si sono stancati, ma non perché la Baker non fosse in grado di affrontare la sfida, ma perché per mesi non ha avuto avversarie in grado di risultare credibili sia nel Ring che al microfono.

Attualmente mancano delle ragazze che siano un pacchetto unico, che possano fare bene in entrambe le occasioni.

Purtroppo molte delle atlete nella nostra federazione non hanno ancora acquisito un’esperienza tale da farle diventare degne eredi dell’ex campionessa AEW.

Questo si rispecchia anche nel Titolo TNT dove Jade Cargill è l’unica a detenere il titolo menzionato, venendo addirittura accusata di tenere la cintura in ostaggio.

Chi poteva detronizzarla (Kris Statlander) ha subito un brutto infortunio che l’ha costretta addirittura ad un intervento chirurgico.

Si è provato con entrambi gli allori a fare qualcosa di buono facendo spesso un buco nell’acqua, per esempio il regno di Thunder Rosa che è stato pressoché anonimo.

Lei è un esempio eclatante di quello di cui parlavamo prima: grande atleta sul Ring, ma con il Microfono purtroppo non ci sa fare, anche per via delle limitazioni linguistiche, pur padroneggiando molto bene la lingua inglese.

Negli ultimi mesi peró abbiamo visto un miglioramento nella divisione, questo anche grazie all’approdo di Wrestler di esperienza come Ruby Soho, Toni Storm, Willow Nightingale e anche Saraya, ma anche perché Kenny Omega, ha fatto di tutto per migliorare la divisione.

Abbiamo la fortuna peró che Jamie Hayter è anche cresciuta molto negli ultimi mesi, questo sempre grazie  all’aiuto della Baker, senza dimenticarci di chi lavora dietro le quinte, e viene additata come wrestler di seconda mano come Bunny, Serena Deeb.

Specialmente queste ultime due ragazze, aiutano l’intera divisione, dando consigli, allenando le ragazze, cercando di costruire insieme delle storie.Gà proprio le storie, il nostro prossimo punto.

Le Storie

Altro punto di scontro e discussione, sono le storie raccontate sul ring e al di fuori del ring.

Abbiamo avuto delle narrazioni stupende, come quella di Hangman contro Omega che è durata ben 2 anni; oppure di Punk con MJF, ma nelle ultime settimane si ha avuto la sensazione che proprio le storie che erano anche un punto forte della AEW siano andate scemando.

È capitato che vi siano stati incontri nati dal nulla senza uno specifico motivo, regni titolati anonimi e di poco conto, ma anche nello specifico la divisione femminile menzionata prima, non ha mai avuto una scrittura adeguata, questo anche perché si è cercato sempre di dare piena libertà agli atleti di scrivere la propria storia, cosa che gente come Omega, Jericho o Moxley sanno fare benissimo, ma purtroppo alcuni hanno bisogno di una mano in questo ambito.

Noi siamo dell’idea che servirebbero dei story teller, che creino delle storie, lasciando poi comunque liberta all’atleta di raccontarle, ma lavorandoci insieme evitando situazioni come Guevara/Melo e la loro storia d’amore, che inizialmente piaceva anche, diventando successivamente stucchevole e noiosa, riprendendosi solamente dopo essere entrati nella Jericho Appreciation Society.

Qualcuno ha additato TK di perdere la bussola, e di essere entrato in un Burnout, facendosi  trasportare solo dalle emozioni dell’essere Fan lui stesso della federazione, intimoriti dal fatto che possa trasformarsi in un Vince McMahon 2.

La gestione del Roster

La Federazione ha un roster molto grande e variopinto, ma con pochi atleti di spicco che possano effettivamente essere il volto della AEW, favorendo spesso atleti che hanno fatto la gavetta in altre federazioni, diventando prima importanti in esse.

C’è peró da dire a riguardo, che il mondo del Wrestling negli ultimi anni è girato sempre attorno alle stesse federazioni, e quelle con un valore maggiore nel panorama erano principalmente 4: WWE, Impact, NJPW e la AAA, quindi è normale che certi Wrestler siano diventati famosi prima di arrivare in AEW.

Questo non è stato o è l’unico problema: vi è stato un momento che la federazione ha attraversato un momento sfortunato, dove molti atleti di spicco erano infortunati contemporaneamente, e questo poi si è rispecchiato sulle performance e anche sulle storie raccontate.

Gli infortuni capitano, ma in AEW è piú semplice che capiti anche per via dello stile adottato sul ring, gli atleti non devono trattenersi da fare degli Spot pericolosi come saltare dalla terza corda su un tavolo al di fuori del ring, o scaraventarsi da una scala su un atleta appoggiato su un’altra scala, in questi pochi anni abbiamo visto commozioni celebrali, lussazioni, rotture di ossa e potremmo continuare.

A nostro avviso il roster dovrebbe essere utilizzato in modo migliore, e alcune volte mettere un freno  alle spettacolarità fatte sul ring.

Altro discorso inerente il roster, è quello del rapporto degli atleti che hanno tra di loro.

Abbiamo visto in molti bisticciare tra di loro sui social, Andrade, Guevara, Miro, per non parlare dell’incidente avvenuto post All Out tra CM Punk, Ace Steel, Kenny Omega e gli Young Bucks, costati a Steel il lavoro, mentre agli altri partecipanti della rissa una sospensione.

Vi è una mancanza di comunicazione alcune volte, ed è un problema che è stato attribuito direttamente a TK, il quale ha di proprio pugno lasciato alcune mansioni, per limitare il proprio temperamento e non pesare sulla sua Federazione.

Regia

Spesso avviene che gli stacchi con le telecamere sugli atleti non siano eccelsi, facendo perdere un pó l’enfasi del momento, oppure mostrando gli atleti che comunicano tra di loro per mettersi d’accordo sui prossimi movimenti e mosse da effettuare.

Sappiamo  quasi tutti che quello che viene raccontato sul ring è una storia, ma vorremmo comunque continuare a crogiolarci nella convinzione che stiamo vedendo qualcosa di reale, come da bambini con i nostri occhi vediamo per la prima volta il wrestling, pensando che quello che stà avvenendo è una magia fantastica.

Purtroppo questi errori pur piccoli che siano, vanno ad influire di molto durante un incontro.

Dopo aver fatto una trafila dei punti più importanti secondo il nostro parere dei Contro, passiamo però ora alla parte positiva, a ciò che ci fa amare la AEW.

Pro

Le Storie e atleti

Vi starete domandando perché lo stesso punto viene menzionato sia nei Pro che nei contro, per il semplice motivo che effettivamente è cosí.

Le storie raccontate bene sono state eccezionali.

Storie a lungo termine, non da una puntata e via, ma in questi casi sono stati utilizzati grandi nomi come: Kenny Omega, “Hangman” Adame Page, Jon Moxley, Chris Jericho, gli Young Bucks, MJF, CM Punk e molti altri.

Se queste storie hanno avuto successo, è in gran parte merito di chi le ha raccontate al microfono e sul ring.

Si puó ricriminare molto sulla questione che i Wrestler che hanno reso importante la AEW sono ex di altre compagnie, ma quello che forse non è chiaro è che una società per crescere agli esordi ha bisogno di nomi importanti, anche come pubblicità, ma se guardiamo ora, in cima alla classifica troviamo comunque Wrestler che sono made in AEW:

MJF Campione Mondiale

Jamie Hayter Campionessa femminile

Jade Cargill Campionessa TBS

The Guns Campioni di coppia

Wardlow Campione TNT

Orange Cassidy Campione All-Atlantic

Gli unici attualmente che cantano al di fuori del coro sono gli House of Black, ma ricordiamo che comunque anche avendo lottato in altre compagnie principali, questi atleti sono stati prima in altre Indies guadagnando esperienza.

E con questo discorso passiamo al punto successivo

I Giovani in AEW

I Lottatori Giovani in AEW stanno venendo valorizzati molto, e questo anche grazie ai veterani come Jericho, Moxley e Danielson che prendono o sotto la loro ala protettrice gli atleti, oppure combattono contro di essi mostrando tutte le loro qualità, e addirittura facendoli vincere come ha fatto Jericho con Andretti, Starks e altri.

Nella compagnia i talenti giovani vengono fatti crescere, e quando si nota che hanno del potenziale elevato, vengono anche spinti. Abbiamo degli esempi lampanti di atleti che sono diventati over con il pubblico, e cresciuti in AEW:

The Aclaimed

Action Andretti

Jungle Boy

Darby Allin

Top Flight

Hook

Konosuke Takeshita

Ricky Starks

Sammy Guevara

Wheeler Yuta

Jamie Hayter

Kris Statlander

Julia Hart

Anna Jey

E molti altri, ragazzi che si sono messi in gioco, hanno sudato per arrivare dove sono ora, ma che hanno avuto anche grandi riconoscimenti da dei campioni e veterani del ring.

Anche TK stesso ha riconosciuto in loro del potenziale, dandogli  fiducia e del tempo televisivo, prima a Dark per poi essere spostati nei programmi principali come Dynamite e Rampage, e questo avverrà anche in futuro, perché bisogna creare nomi che brilleranno nel creato del Wrestling: senza di essi il prodotto decadrebbe qualsiasi sia la federazione.

Al contrario di altri show, in AEW è il pubblico stesso a decidere chi far arrivare al Top, ad esempio con Hook o Andretti quando combattè contro Jericho.

Tony Khan

Antony Rafiq Khan, potrebbe essere messo anche lui stesso sia tra i Pro che i Contro.

Vi abbiamo già parlato di lui per le storie raccontate, dicendo che in alcuni casi non è il capo che ognuno di noi vorrebbe, mentre in altri è proprio ció che vorremmo.

TK ha mostrato sin dall’inizio una passione smisurata per la disciplina del Wrestling, mettendosi in gioco con l’aiuto di Omega, Buks e Rhodes creando l’attuale AEW dal nulla.

Fa ció che ogni tifoso del Wrestling farebbe.

Quanti di noi giocando ai vari manageriali sul Wrestling abbiamo provato a creare il nostro Roster definitivo, e far diventare campione il nostro atleta preferito, non riuscendo a capire perché chi al comando del settore creativo non facesse spiccare un’atleta con capacità enormi, preferendo altri che non valevano una cicca a suo confronto.

Questo è quello che fa TK, o che almeno cerca di fare.

A volte gli riesce ed altre meno, ma non possiamo dire che senza il suo supporto, una compagnia del calibro della AEW sarebbe esistita.

Il Lottato

E ora passiamo forse al fiore all’occhiello della AEW, ció che rende la AEW quella che è: il lottato.

Abbiamo visto piú volte anche nelle puntate settimanali, incontri che potevano essere definiti da PPV, dove gli atleti non si sono risparmiati, ultimo dei quali, il Ladder match avvenuto nell’ultimo Dynamite.

Spot pericolosi e fantastici non vengono risparmiati, alcune volte gli atleti sono stati addirittura accusati di fare un cosí detto Spot Fest, ma questo è wrestling, questa è la AEW.

La federazione è riuscita a congiungere nel migliore dei modi il lottato con lo spettacolo e la recitazione.

Si c’è da migliorare, ma possiamo affermare tranquillamente che la AEW è la federazione che porta il miglior lottato al mondo insieme alla NJPW.

E questo non potrà che migliorare visto che TK ha acquistato la Ring of Honor, ed ora abbiamo a disposizione anche questa federazione settimanalmente.

Per concludere, la AEW è una federazione giovane, nata il 5 Novembre 2018 con l’obbiettivo di portare il Wrestling nuovamente ad alti livelli, e far conoscere il volto di molti Atleti che sino ad allora erano stati esclusi da altre federazioni, cercando di essere la casa di chiunque volesse cimentarsi in qualcosa di nuovo, e non discriminando nessuno per razza, orientamento sessuale, religione.

Migliorando le sfaccettature negative che attualmente sono presenti, potrà creare qualcosa di ancora più fantastico fatto sino ad ora, con la possibilità di diventare seriamente la federazione principale americana, anche se dovrà passare qualche anno.

Grazie della lettura

Articolo di Pasquale Brandonisio, Fondatore e Amministratore di AEW Italia.

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